

Le scoperte sull'atomo, dunque sul mondo microscopico,
pongono le basi per la comprensione del macroscopico.
Quello della spettroscopia è solo uno degli innumerevoli esempi di questo meccanismo.
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Grazie alla relazione trovata dalla Leavitt, Hubble determinò nel 1924 la distanza della nebulosa di Andromeda in circa 300000 parsec. Un risultato sorprendente per quell'epoca, nella quale ancora si discuteva se le nebulose a spirale (le galassie a spirale, in termini moderni) fossero all'interno o all'esterno della Via Lattea).
Il dibattito di quegli anni è famoso come
The Great Debate.
Hubble proseguì le osservazioni di Slipher, con un'arma interpretativa in più: la relazione luminosità-periodo. Utilizando il telescopio Hooker per determinare la distanza di altre 23 galassie, Hubble trovò valori da 30000 a 2 milioni di parsec. con i dati a sua disposizione Hubble non soltanto poteva verificare che la maggior parte delle galassie si stessero allontanando dalla Terra, ma poteva anche sostenere con certezza che tanto maggiore era la loro distanza, tanto più elevata era la velocità di allontanamento. Dunque le galassie facevano parte di un universo che si stava espandendo, e la velocità di allontanamento reciproco era tanto maggiore quanto più distanti fossero gli oggetti fra loro. Il tutto è riassunto nella famosa relazione:
La relazione di Hubble descrive l'aumento di velocità con la distanza: distanza e velocità sono diretamente proporzionali. Cioè, se raddoppia l'uno, raddoppia anche l'altro. Se triplica l'uno, triplica anche l'altro e così via. Il simbolo H0 è la costante di proporzionalità della relazione, detta costante di Hubble. Per il grafico in figura, la costante H0 vale circa 530 km/s / Mpc.
È opportuno ricordare che la determinazione del valore della costante è oggetto di dibattito ancora oggi. Le stime più attendibili danno per H0 un valore
circa 10 volte più piccolo del valore dato da Hubble. |
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